Lucca è universalmente nota per la sua storica fiera del fumetto, il Lucca Comics & Games, che ogni anno attira appassionati da tutto il mondo.
Tuttavia, questa affascinante città toscana vanta anche un’altra tradizione di eccellenza meno conosciuta: la produzione artigianale di sigari.

La Manifattura Tabacchi di Lucca rappresenta un pilastro di questa tradizione, mantenendo viva l’arte della creazione manuale dei celebri sigari toscani.
La storia della Manifattura Tabacchi di Lucca ha inizio nel 1809, quando, a seguito di un accordo tra Napoleone Bonaparte e il cognato Felice Baciocchi, venne istituita una Regia Imperiale per la gestione del tabacco. Dopo la caduta di Napoleone, la dominazione austriaca subentrò, apportando significative modifiche alla lavorazione del tabacco nella regione . Nel corso dei secoli, la manifattura ha attraversato diverse trasformazioni, ma ha sempre preservato l’artigianalità e la qualità che contraddistinguono i suoi prodotti.
Oggi, la Manifattura Sigaro Toscano di Lucca si estende su cinque ettari e continua a produrre sigari seguendo metodi tradizionali. Il processo inizia con la selezione del tabacco Kentucky, la materia prima attorno a cui ruota l’intera produzione. Le foglie più pregiate vengono destinate alla “fascia”, ovvero l’involucro esterno del sigaro, mentre le altre compongono il ripieno fermentato . Questo metodo di lavorazione, tramandato di generazione in generazione, garantisce un prodotto di alta qualità, apprezzato sia in Italia che all’estero.
Sigari a Lucca
Un aspetto distintivo della manifattura lucchese è la presenza delle “sigaraie”, abili artigiane che realizzano a mano i sigari più ricercati. Queste donne rappresentano il cuore pulsante della fabbrica e sono custodi di un sapere antico. La loro maestria è tale che, nonostante l’avanzamento delle tecnologie, la produzione manuale rimane insostituibile per garantire l’eccellenza del prodotto finale. Attualmente, la manifattura impiega circa 250 operai a Lucca, di cui il 60% sono donne, a testimonianza dell’importanza del ruolo femminile in questo settore .

La produzione dei sigari toscani non è solo un’attività economica, ma rappresenta anche un patrimonio culturale. La manifattura offre la possibilità di visite guidate, permettendo ai visitatori di immergersi nella storia e nei processi produttivi di questi sigari unici. Durante il tour, è possibile osservare da vicino le fasi di lavorazione, dalla selezione delle foglie alla fermentazione, fino alla realizzazione manuale del sigaro . Questa esperienza offre uno sguardo privilegiato su una tradizione che ha saputo resistere al passare del tempo, adattandosi alle sfide moderne senza perdere la propria identità.
Negli ultimi anni, la Manifattura Sigaro Toscano ha affrontato diverse sfide, tra cui cambi di proprietà e riorganizzazioni. Nel dicembre 2023, l’azienda è passata sotto il controllo di un gruppo di imprenditori italiani guidati da Luca di Montezemolo, segnando una nuova fase nella sua lunga storia . Nonostante queste trasformazioni, l’impegno verso la qualità e la tradizione è rimasto invariato, consolidando la reputazione dei sigari prodotti a Lucca nel panorama internazionale.
In conclusione, mentre Lucca continua ad essere un punto di riferimento per gli appassionati di fumetti grazie al suo celebre festival, la città offre anche un tesoro nascosto per gli estimatori del sigaro. La Manifattura Tabacchi di Lucca rappresenta un esempio eccellente di come tradizione e artigianalità possano convivere con l’innovazione, creando prodotti di alta qualità che raccontano storie di passione, dedizione e maestria. Per chi visita Lucca, una tappa alla manifattura è un’opportunità imperdibile per scoprire un aspetto meno noto, ma altrettanto affascinante, del patrimonio culturale della città.